I Colori dell’Anima
L’Artista
“TRAME MISTERIOSE”
Franco Faggioli sembra non indulgere ai richiami ed alle sollecitazioni di un mondo in drammatica trasformazione. La sua è una pittura che solo in apparenza resta fedele ai canoni di un linguaggio classico nelle forme e nei contenuti, ma, soltanto in apparenza. In verità, la sua trama misteriosa, l’articolato ed avvincente dispiegarsi di armonie tonali, l’attenzione per le forme che si realizzano nella nostra coscienza prima che ai nostri occhi, e la sensibilità che si apre a sempre nuove e stimolanti intuizioni formali, sembrano conferire una nuova dimensione alle inquietudini ed alle ansie di un mondo che cambia dentro e attorno a noi. Faggioli consapevole del debito che l’uomo ha verso la natura, ne celebra una rinnovata scoperta, ne esalta un nuovo felice incontro. Attraverso una tecnica che è figlia della grande tradizione toscana, di un’operosa, umile e composta religiosità stilistica, indaga le tensioni ed i drammi dello spazio, le forme del vento, il tremulo agitarsi dei fiori, le stratificate forme del paesaggio storico. Egli dunque non cede alle lusinghe di un’arte cosiddetta “informale”, non cede alle seduzioni dei messaggi latenti che bussano alla porta della nostra suggestione, ma rimane fedele ad un pensiero e ad un insegnamento privo di inutili illusioni, che è quello suggerito dal cuore, dalla fede nella natura e nella morale che da essa deriva. La sua pittura è metaforicamente simile ad una finestra che si apre su un mondo ancora possibile, un mondo che vorremmo fatto di umanità, di dolcezza, di poesia e di amore. Un sogno ed un ammonimento insieme che si insinua nelle nostre coscienze e che ci invita ad una riflessione profonda, impietosa, ma coraggiosa e necessaria se, ognuno di noi, saprà essere attore e protagonista del proprio tempo, per incidere positivamente nella qualità di un nostro possibile futuro. G. SantiCritico
Franco Faggioli ci presenta attraverso i suoi lavori un paesaggio Toscano come a pochi è capitato di vedere. Si tratta di un percorso “intimistico”, quasi religioso negli angoli più belli di questa terra, dove il colore la fa da padrone su tutto e i cieli tersi si fondono con la grassa terra carica di antichi profumi.
La sua opera si potrebbe definire come un sunto della grande tradizione pittorica Toscana dove riconosciamo il segno indelebile lasciato da maestri come Masaccio e Piero della Francesca sino a giungere in tempi più recenti alle cromie di Carlo Carrà e Ottone Rosai.
Pittura schietta che non lascia spazio a fronzoli ed elucubrazioni mentali, Faggioli ci propone un ciclo di opere che possiamo definire come la sintesi della sua arte che dai primi lavori degli anni 60 è giunta a noi con una maturazione ormai completa e che lo ha portato ad essere padrone della più bella tavolozza di colori, quasi voglia sfidare madre natura.
Voglio ringraziare di cuore l’artista Franco Faggioli e ancora di più l’uomo, per la grande sensibilità che ha avuto nell’aderire a questa nostra iniziativa, dimostrando ancora una volta di più che la bellezza non è una chimera irraggiungibile, ma forse se ci fermiamo un attimo, la troviamo anche nei colori dei paesaggi che ci circondano, come nelle anime delle persone più sensibili. Luca Bagnoli
Curatore della mostra