Dal 17 Dicembre, presso l’Ospedale di Sassuolo, si terrà una mostra dal titolo “Decodifica“, una collettiva a cui parteciperanno quattro artisti: Luciano Bonini, Elisabetta Bisconcin, Angelo Rambaldi e Gioacchino Passini. Le loro opere rimarranno esposte fino al 28 Febbraio 2015.
E’ per tutti noi un piacere presentarvi questa mostra il cui ricavato, nella misura del 50 %, verra donato al CSH che, proprio grazie al vostro aiuto, potrà continuare a sviluppare progetti di sostegno al domicilio per tutti i giovani disabili.
Voglio ringraziare sin d’ora tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, in primis gli artisti che hanno accettato di proporre i loro lavori con un forte sconto, il Rotary Club per averci coinvolto e sostenuto in questa inizativa e sopratutto tutti coloro che vorranno acquistare le opere, nella consapevolezza che proprio grazie al vostro aiuto, tanti ragazzi potranno usufruire di un sostegno davvero concreto.
Il Direttore Generale della Ospedale di Sassuolo SpA
Dott. Bruno Zanaroli
Corrado Lavini
Presidente Rotary Club Sassuolo
Luciano Bonini nato nel 1952, vive a S.Martino Spino, paese della bassa Modenese in un contesto sociale semplice ma autentico come la sua pittura.
Adolescente, rifiuta il trasferimento in città, luogo che trasforma i suoi rapporti con gli altri e con la natura, già da giovanissimo sente il bisogno di esprimersi con la spontaneità e l’entusiasmo di chi sente l’arte come una necessità primaria di cui nutrirsi.
Orgogliosamente autodidatta, ha partecipato all’attività di alcuni gruppi modenesi, quali il Muraglione, Pantarei, il Torrazzo, e il gruppo N.G.A.
La sua pittura fatta di simboli “decodifica ” le proprie radici esprimendosi con un lavoro che ha la grande sensibilità di re-interpretare i temi della natura donando ad essa nuova linfa vitale attraverso sapienti tocchi di luce e colore.
Elisabetta Bisconcin nasce nel 1969 vive e lavora a Maser (TV)
Ceramista di professione, pittrice per passione, ama sperimentare sempre nuove tecniche e materiali differenti.
Viene da una formazione artistica legata al mondo della ceramica e della decorazione ma, fondamentalmente è un’autodidatta, impegnata nella perenne ricerca di nuove vie e nuovi linguaggi, la sua pittura è gioia e specchio di uno sguardo sereno sulla vita, sugli elementi naturali, sull’incontro tra terra e cielo.
Nei suoi lavori, la chiave di lettura è la luce, luce che prende vigore dalla grande tradizione veneta dei pittori chiaristi , Virgilio Guidi in primis, trovando naturali collegamenti con la pittura tonale contemporanea di grandi maestri internazionali come Valentino Vago ed Ettore Spalletti.
La sua pittura non si limita ad una mera rappresentazione figurativa del paesaggio, ma ci offre un fermo immagine che va oltre i confini della cornice, regalandoci la capacità di renderci partecipi della scena, protagonisti con l’artista del suo mondo interiore.
Angelo Rambaldi nato nel 1956, vive e lavora a Crespellano (Bo)
Nutrita da letture, conversazioni, dalla sua stessa curiosità di conoscere e di conoscersi, la sua pittura è impregnata della necessità di indagare dentro di se, di scavare nel suo profondo. Da questa indagine ne scaturisce una pittura fatta di silenzi dove l’artista entra in profondità con il proprio essere, offrendoci una pittura mai autoreferenziale e che non si limita all’ovvio lasciandoci nel dubbio interpretativo.
Il suo vissuto viene riproposto all’osservatore attraverso un immaginario fatto di sovrapposizioni di “cose”, stratificazioni di forme e materiali apparentemente senza una natura precisa ma che hanno la grande capacità di attirare la nostra attenzione, anche grazie all’utilizzo sapiente di una forma geometrica a cui l’artista stesso è indissolubilmente legato: il cerchio.
Gioacchino Passini nasce nel 1956, vive e lavora a Crespellano (Bo). Artista dalla grande sensibilità affinata anche grazie agli studi musicali di conservatorio, fa della pittura d’atmosfera il cardine principale su cui si basa tutto il suo lavoro.
Passini non è solo un artista figurativo dalle gradi doti espressive, ma molto di più, è un “illusionista” che ci regala immagini di altri tempi.
Ci propone infatti oggetti che reinterpretano il simbolismo delle nature morte tradizionali, creando uno sbalorditivo doppio inganno di fingere pittura nella pittura seguendo la traccia lasciata da grandi maestri del passato come i fratelli Bueno e Gregorio Schiltian.
Nel suo lavoro regna l’incertezza del tempo, sino a mettere in dubbio la sopravvivenza stessa della sua pittura, vinta dall’ineluttabile scorrere del tempo stesso.
Le opere in mostra presso l’Ospedale di Sassuolo dal 17 Dicembre 2014 al 28 Febbraio 2015, si potranno acquistare contattando VolontariArte dal lunedì al venerdì al num. 335.7944659 o chiedendo informazioni via mail al seguente indirizzo: l.bagnoli@ospedalesassuolo.it
Il ricavato della vendita verrà destinato al Centro Servizi Distrettuale per le Disabilità CSH* nella misura del 50%
* ‘CSH’ (Alfabeto LIS: Lingua dei Segni Italiana)