il Governo Provvisorio presieduto da Bonomi approva l’estensione del voto politico alle donne. Nascono le prime associazioni femminili: Udi (Unione donne italiane) e Cif (Centro italiano femminile).
1946
viene emanato il decreto che sancisce il diritto delle donne ad essere elette. Al Referendum vince la Repubblica.
1948
entra in vigore la Costituzione Repubblicana Italiana che sancisce l’uguaglianza dei diritti fra i sessi. Nel primo Parlamento siedono 45 donne alla Camera e 4 al Senato (nel complesso il 4,6%). Sei elette per l’Emilia Romagna tra cui la modenese Gina Borellini.
1950
approvata la legge per la tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri e quella che ne proibisce il licenziamento.
1963
approvata la legge circa il divieto di licenziamento delle lavoratrici per matrimonio. Una legge stabilisce che le donne sono ammesse a tutti i pubblici uffici inclusa la Magistratura.
1970
approvata la legge n.898 che disciplina i casi di scioglimento del matrimonio (divorzio).
1971
approvata la legge per l’istituzione di asili nido comunali.
1973
approvata la legge sulle nuove tutele del lavoro a domicilio.
1975
approvata la legge sulla riforma del diritto di famiglia che statuisce la parità fra i coniugi. Sono istituiti i consultori familiari. L’ONU proclama il decennio 1975-1985 “Decennio della Donna”.
1976
Tina Anselmi, nominata Ministra del Lavoro, è la prima donna in Italia chiamata a dirigere un ministero.
1977
approvata la legge per la parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro.
1978
approvata la legge n.194 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”.
1979
Nilde Iotti è eletta Presidente della Camera.
1983
è istituito il Comitato Nazionale per l’attuazione dei principi di parità di trattamento e di uguaglianza di opportunità fra lavoratori e lavoratrici presso il Ministero del Lavoro
1984
è istituita la Commissione Nazionale per la realizzazione della Parità e delle Pari Opportunità fra uomo e donna presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
1996
viene approvata la legge contro la violenza sessuale che lo classifica come reato contro la persona.
1997
il Trattato di Amsterdam dell’Unione Europea include il divieto di ogni discriminazione che si basi sul sesso e il principio di parità tra donne e uomini.
2003
Modifica del primo comma dell’art. 51 della Costituzione italiana con l’introduzione dell’obbligo per le istituzioni a svolgere attività positive per la reale parità fra uomini e donne.
2004
grazie alle norme antidiscriminatorie nella composizione delle liste, al Parlamento europeo sono elette 16 italiane: il doppio delle donne elette nel ’99.
2006
il decreto legge sulle “quote rosa” non conclude l’iter legislativo a causa della fine della legislazione. Nel nuovo Parlamento italiano sono elette 17,1% donne alla Camera e 13,4% al Senato.
2007
l’Unione Europea celebra l’Anno europeo delle pari opportunità per tutti.